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Turchia al voto: Erdogan perde la maggioranza

Turchia al voto: Erdogan perde la maggioranza

Autore: Teresa.Corrado - Redazione Cronaca
Data: 07/06/2015 22:27:31

Terremoto politico in Turchia. Le elezioni di domenica 7 giugno, mostrano i segni di un cambiamento all'interno della politica turca. Il presidente Erdogan perde circa il 10% dei voti delle politiche del 2011, perdendo la maggioranza assoluta in Parlamento. Le schede scrutinate ormai arrivate al 94% mostrano una nuova presenza in Parlamento, quella curda dell'Hpd con il 12,4% riuscendo a prendere 78 seggi. Gli altri partiti di opposizione hanno conquistato rispettivamente 130 seggi per il Chp con il 25,5% e 82 seggi per il Mhp che ha conquistato il 16,6% delle preferenze. Unendo le loro forze, i tre partiti di opposizione avrebbero la maggioranza in Parlamento, con 280 deputati contro i 260 del partito Akp, sostenitore di Erdogan.

Oltre 53 milioni di turchi sono stati chiamati a votare per eleggere un nuovo parlamento, in quelle che sono state considerate da tutti come le più importanti votazioni da quando è stata fondata la repubblica turca, nel 1923. Le tante manifestazioni spontanee e organizzate dall'opposizione, contro il potere e la repressione del partito al potere, hanno creato anche un clima teso, nel timore di violenze. Venerdì scorso, infatti, c'è stato un attentato al comizio del partito curdo Hdp a Diyarbakir. Le forze di polizia schierate per rendere sicure le operazioni di voto, sono state moltissime, si contano 400mila agenti sparsi per il paese e soprattutto nelle zone più calde.

Ciò non ha impedito il ferimento di 15 persone nella mattinata di domenica, in uno scontro presso un seggio elettorale, in cui avrebbero fatto la comparsa anche pistole e coltelli. Oltre 100 mila, invece, sono i cittadini che si sono mobilitati per controllare le operazioni di voto, dati i timori di brogli venuti alla luce nei giorni precedenti le votazioni.

L'affluenza alle urne è stata molto alta, sintomo di una democrazia forte, come ha riferito lo stesso presidente turco, ma le sue parole sono state pronunciate prima dell'inizio dello spoglio, inoltre, anche se la votazione non colpisce direttamente il presidente, in molti considerano queste elezioni un referendum su di lui. 


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